QUALITA’ PERCEPITA?
Quando coltiviamo tutto l’anno, con mille imprevisti (condizioni atmosferiche, specie infestanti, scarsa resa, costi di produzione in costante aumento, ecc.), nella speranza di avere un buon raccolto, sono tante le variabili che ci preoccupano e le domande che frullano nella testa:
- Il nostro presupposto base di aziende ecosostenibili, di cui una biologica e l’altra in regime di riduzione concimi e fitofarmaci (con
minimo uso di chimica e rifiuto del diserbo, ma impiego di tecniche tradizionali come sfalcio, pacciamatura e utilizzo di ecotrappole per contenere gli insetti infestanti), è compreso dalla popolazione che cerchiamo di convincere ad apprezzare la nostra “filosofia”?
- Il costo del nostro prodotto “olio”, superiore alla media per evidente necessità di supportare tempi e modi di coltivazione molto più dispendiosi della norma, è ritenuto troppo alto ?
- La nostra metodologia di conservazione dell’olio in contenitori inox con coperchio pneumatico che impedisce l’ossidazione (l’aria e la luce sono i nemici dell’olio e ne pregiudicano in breve tempo le caratteristiche!) è fondamentale, ma quanti sanno che un olio mal conservato perde rapidamente la sua qualità aumentando l’acidità e i perossidi?
- Perchè quando invitiamo le persone a visitare la nostra azienda, verificare la biodiversità, percepire le differenze imparando a conoscere i motivi per cui vogliamo diversificarci, con magari meno produzione, ma più qualità, ancora troppo pochi lo fanno?
- Perchè investire ogni anno parte degli utili in acquisto di attrezzature (decespugliatori, trincia arbusti e cippatori) in grado di tagliare e tritare erba e residui di potatura, favorendo l’aumento della sostanza organica e riducendo quindi le concimazioni chimiche che sicuramente darebbero un input maggiore alla produzione soprattutto nel breve periodo, è ancora scarsamente incentivato dal sistema?
Crediamo ne valga sempre e comunque la pena, ma la domanda è sempre la stessa: come facciamo a farti percepire la nostra qualità?
Abbiamo bisogno di sentire, ogni volta che prendiamo una decisione che va contro tendenza e non è generalmente ritenuta remunerativa, la voce del consumatore consapevole che ci supporta, contribuendo a divulgare la nostra filosofia attraverso alcune fasi fondamentali:– CERCARE E RECEPIRE INFORMAZIONI CIRCA LE BUONE PRATICHE AGRICOLE E AMBIENTALI IN GENERE
– TRASMETTERE L’INFORMAZIONE ATTRAVERSO MOLTEPLICI CANALI: INTERNET, SOCIAL, DISCUSSIONI VERBALI, ECC.
– EDUCARSI ED EDUCARE, PRIMA DI TUTTO I FAMIGLIARI, ALL’ “ACQUISTO CONSAPEVOLE”, VALUTANDO CON ATTENZIONE NON SOLO L’ORIGINE DEL PRODOTTO COMPRATO, MA ALTRESI’ LA METODOLOGIA DI COLTIVAZIONE E CONSERVAZIONE, NONCHE’ QUINDI L’IMPATTO CHE NE DERIVA SULL’ECOSISTEMA.
Fare informazione è un dovere sia di chi vende, ma anche di chi compra, ricordando il nostro motto a 360°:
….QUANDO LA CONSAPEVOLEZZA’ DIVENTA BELLEZZA!
La filosofia di chi combatte da sempre per la crescita dell’uomo è una sola!!!